La scommessa di Space X sul turismo nello spazio


Elon Musk e la Space Adventure annunciano i primi viaggi nello spazio entro il 2022


 
 
 
L’ultima avventura di Elon Musk non sembra aver raggiunto obiettivi strabilianti come ci si aspettava.
 
In realtà, le voci che riguardano Space X, non parlano di un fallimento ma di una piccola manovra andata male.
 
Space X è il progetto di Musk, proprietario di Tesla auto, che prevede di inviare satelliti nello spazio per farlo diventare nuova meta turistica e ridurne i costi di accesso.
 
 
Il passo successivo del visionario imprenditore, dopo i viaggi nello spazio, è dunque quello di arrivare e colonizzare Marte, il pianeta rosso.
Il progetto sta quindi continuando ad evolversi e presto (Musk afferma tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022) i primi turisti spaziali potranno partire per la nuova avventura.
 
Il viaggio prefissato per i fortunati prevede un giro intorno al nostro pianeta, una visione decisamente privilegiata, quella che offre Space Adventures, e non accessibile a tutti, almeno economicamente.
 
I prezzi dei biglietti non sono ancora stati resi noti, le procedure di preparazione invece si.
 
I viaggiatori prima della partenza dovranno trascorrere circa 15 giorni negli stati uniti per formarsi e prepararsi al viaggio con dei corsi propedeutici. A seguito della preparazione arriverà il momento il cui verranno lanciati dalla base di Cape Canaveral in Florida. Dopo il lancio il viaggio durerà circa 5 giorni e si conta che i navigatori dello spazio faranno 2-3 giri intorno al nostro pianeta prima di rientrare a casa sani e salvi.
 
 
 
 
La navicella che ospiterà i viaggiatori sarà la Crew Dragon, una capsula che tramite razzi verrà spinta in orbita.
L’incolumità di chi si appresta a partire dipenderà dalla corretta esecuzione delle procedure dell’azienda, la quale in questi giorni sta facendo dei test per mandare in orbita e per permettere il rientro dei satelliti in tutta sicurezza.
 
Uno degli ultimi test di lancio del razzo Falcon 9 ha visto però accadere una disavventura: il razzo ha mancato la stazione di atterraggio. L’evento è una grossa remissione a livello economico per l’azienda, ma effettivamente non è accaduto per la prima volta, era già successo nel giugno del 2016.
 
Per quanto riguarda invece un ulteriore visionario progetto di Musk, diffondere internet su tutto il globo attraverso stazioni orbitanti, è stato lanciato il primo gruppo di satelliti
Si chiamano Starlink e sono in orbita già dalla fine dello scorso anno e si parlerebbe di 7500 satelliti.
 
 
Tempo fa abbiamo anche parlato di “Project Loon”, un primo tentativo di far “volare” internet in bassa quota con l’aiuto di mongolfiere che montano piccoli satelliti e che hanno occupto i cieli delle zone più disagiate.
 
 
Notizia pubblicata in data : 20 Febbraio 2020


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