Per questo motivo un difensore civico coreano ha deciso di fare causa al colosso di Redmond. Il legale, che lavora per conto dell'associazione chiamata "People's Solidarity for Participatory Democracy", accusa la società di Bill Gates di essere colpevole del disastroso crash dei sistemi che ha coinvolto tutto il mondo, e in particolare la Corea, a fine gennaio. "La Microsoft ha detto di aver inviato una e-mail di avvertimento a tutti i suoi clienti - ha spiegato il difensore dell'associazione coreana - ma non crediamo che l'azienda abbia adempiuto a tutti i suoi doveri". Che farà ora Microsoft? Troverà un possibile accordo con la società oppure rischierà di essere realmente trascinata in tribunale?

Un processo in più potrebbe non significare nulla per il colosso di Redmond, tuttavia, se per qualunque motivo un giudice dovesse dare ragione all'associazione coreana è certo che altre società intraprenderanno la stessa strada contro Microsoft, nella speranza di ottenere un rimborso dei danni subiti. L'iniziativa, secondo quanto dichiarato dal portavoce della "PSPD", ha già avuto il sostegno di oltre 3 mila persone, danneggiate dal guasto ai sistemi di collegamento ad Internet.