Az: l'isola a elica


Un architetto francese ha concepito un progetto faraonico che offrirà a 10 mila passeggeri crociere da nababbi. Si tratta di una piattaforma marittima che si muove tra studio e fantascienza.


L'ultima scommessa di Jean-Philippe Zoppini è un'isola. Si chiama Az. Inutile cercarla sull'atlante perchè esiste solo nella mente dell'architetto che l'ha concepita insieme ai cantieri navali di Alstom in Francia. Si tratta di una piattaforma galleggiante capace di ospitare un complesso turistico gigantesco per offrire agli ospiti crociere da nababbi. L'architetto francese Zoppini non è nuovo a questi progetti marini. Il suo studio ha partecipato a una gara d'appalto per la progettazione di un'isola articifiale a Dubai e altri progetti marittimi. Ma questa è forse la sua opera più ambiziosa: un ibrido in bilico tra esercizio di style e fantascienza, tra un supertransatlantico e un'isola delle dimensioni titaniche le cui bozze sono state presentate per la prima volta il settembre scorso.

Di profilo sembra una grande nave di 400 metri di lunghezza con delle cabine distribuite su 15 piani, con dei picchi che svettano a 80 metri sul livello del mare. Ma descriverla come un parente, seppure molto più grande, di un'imbarcazione per passeggeri sarebbe farle un grave torto. Solo dall'alto si può apprezzarne la natura fuori scala: una grande forma ovoidale larga 300 metri, con un lago artificiale nel suo interno. Roba da fare impallidire e rendere obsoleto qualsiasi bastimento visto finora.

Per farsi un'idea delle straordinarie dimensioni basta leggere qualche dato: 10.000 passeggeri, 12 ettari al suolo, 4.000 cabine. A rendere piacevole la vita della comunità galleggiante ci penserebbero palestre, centri di fitness e talassoterapia, tennis, pallacanestro, bowling, una pista ciclabile. Senza dimenticare naturalmente ristoranti, bar, shopping center, cinema, teatro e sale da ballo varie. Ce n'è per tutti i gusti. Chi preferisce invece attività più contemplative o vuole rimanere fuori dalla ressa potrà rifugiarsi in una romantica passeggiata di un chilometro o femarsi ad ammirare il tramonto sull'oceano.

Il progetto è solo in fase preliminare. Per il momento deve ancora superare gli studi di fattibilità. Se gli aspetti tecnici di quest'opera avveniristica sono alla portata della moderna cantieristica rimane sempre il grande scoglio del costo di realizzazione, difficile da quantificare. Come convincere dunque gli investitori a lanciarsi in un'avventura commerciale dalgi esiti incerti? Semplice: facendoli sognare. E Az possiede tutti i numeri per riuscire nell'intento.

Notizia pubblicata in data : 14 Marzo 2003


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