Google, un ponte per i pirati


Google, il motore di ricerca più utilizzato dai navigatori di tutto il mondo, pare sia uno dei principali punti d'accesso utilizzati dai pirati informatici per le loro incursioni che violano la privacy degli internauti.


L'allarme è stato lanciato proprio da un ex pirata del Web, Adrian Lamo, passato dalla parte dei buoni ed ormai alla ricerca continua di buchi nella Rete che possano permettere nuove scorribande da parte dei suoi "colleghi" di un tempo.
Per Lamo, Google penetra con estrema facilità i cosiddetti "web-anabled database", poichè questi utilizzano dei modelli standard ai quli si pu accedere digitando una frase di uso comune. Ad esempio, è possibile fare una ricerca su Google della frase "Select a database to view" (espressione utilizzata da un programma di database Mac) per tentare di accedere a dati riservati della Apple. Diverse sono le frasi utilizzabili per violare la privacy di altri database presenti su Internet.

Google ha messo a disposizione dei suoi utenti un programma che permette di cancellare entro 24 ore tutti i dati riservati che sono involontariamente entrati negli indici del motore di ricerca.

Notizia pubblicata in data : 08 Aprile 2003


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