USA, pirateria online: scattano le manette
Trema il mondo degli Mp3 e del peer-to-peer. Per chi consente la copia di file protetti da copyright dal proprio pc, infatti, la legge Usa prevede fino a cinque anni di reclusione. Gli Usa e le major dicono basta allo scambio gratuito sul Web di file coperti da copyright. Il tanto ventilato e temuto disegno di legge contro chi scarica illegalemnte musica, film e software è infatti arrivato. E le pene previste per i tragressori sono pesanti. Da mercoledì 16 luglio, infatti, secondo le leggi americane, per gli utenti che consentono la copia di file protetti dal proprio hard disk è prevista la galera. E' questa l'ultima e più importante mossa degli States contro la pirateria online che sta mettendo in ginocchio le case discografiche e cinematografiche di tutto il mondo. Sponsorizzato da due legislatori democratici, John Conyers e Howard Berman, il provvedimento intende bloccare alla radice il fenomeno alla base dei sistemi peer-to-peer che consento lo scambio incontrollato di file da un computer ad un altro senza intermediari. Dopo l'attacco contro Napster e Kazaa, siti cult per il download gratuito, il governo Usa ora ha deciso dunque di puntare il dito contro i singoli utenti che alimentano il sistema illegale. Prima di arrivare alla galera, per gli utenti p2p più incalliti era prevista una pena pecuniaria forfettaria da versare ai diretti interessati. Ora invece con la legge Conyers-Berman, scaricare file illegali è diventato un vero e proprio crimine perseguibile con pene fino a cinque anni di reclusione. |