Internet e minori
Il Codice promuove l'uso sicuro di Internet. Anche all'estero si guarda con attenzione al Codice di Autoregolamentazione italiano E' stato firmato il 19 novembre 2003, presso l'Aula Magna del Ministero delle Comunicazioni, il Codice di autoregolamentazione "Internet e minori". Alla presenza dei ministri Gasparri e Stanca il Codice é stato firmato da AIIP, ANFoV, Assoprovider e Federcomin. Internet è sempre più affollato di piccoli navigatori. "Nel terzo trimestre 2003 sono stati oltre 1,7 milioni di minori che in Italia hanno usato la Rete, ben 548 mila erano sotto i 12 anni, il 3% in più rispetto al terzo trimestre 2002. Non solo, ma è anche in aumento il tempo che i giovani trascorrono on line: mediamente i ragazzi tra i 12 ed i 18 anni dalle 8 ore e mezzo di navigazione del 3% trimestre 2002 sono passati alle 11 ore e mezzo del 3° trimestre di quest'anno". A rendere noto l'inedito scenario minorile dell'inesplorato mondo del web è stato Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, citando gli ultimi dati Nielsen//NetRatings, alla presentazione del Codice di Autoregolamentazione Internet e minori, con il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. "Una tendenza", ha precisato Stanca, "che è europea: solo in Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Svezia e Svizzera oltre che in Italia, alla fine di agosto scorso sono stati più di 13 milioni i ragazzi sotto i 18 anni che hanno navigato nel Web, con un incremento di ben il 27%. E di essi 4 milioni erano di età inferiore ai 12 anni". E' in questo contesto, "contraddistinto da forte espansione, che si innesta il Codice di Autoregolamentazione, destinato ad essere uno strumento importante perchè previene i potenziali rischi di 'distruzione di valore sociale' che potrebbero derivare da un uso illecito o dannoso di queste tecnologie; mentre l'uso sicuro, o meglio consapevole, di Internet promuove l'inclusione delle categorie più deboli, come i ragazzi, e più svantaggiate, ossia i disabili, i meno giovani, chi vive in zone remote, chi ha un basso reddito, i disoccupati", ha aggiunto il Stanca.Dopo aver ricordato che "rispetto ad altri media, che pure offrono immagini o materiali non appropriati, Internet ha caratteristiche che rendono più difficile per gli adulti esercitare un controllo responsabile della Rete per fattori come l'anonimato e la grande facilità di accesso", il ministro ha sottolineato che "per un uso consapevole da parte dei ragazzi la scuola e il livello culturale delle famiglie giocano un ruolo determinante e su questo si sta muovendo il Governo. Solo quest'anno sono ben 1.014.674 gli alunni delle prime due classi della scuola primaria (le ex elementari) impegnati nei processi di apprendimento dell'uso dell'informatica e dell'inglese". Il ministro Stanca ha infine reso noto che il "Codice italiano sta riscuotendo interesse all'estero ed è attualmente all'esame del Programma Comparative Media Law and Policy dell'Università di Oxford, finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Piano d'Azione Safer Internet". Intervenendo alla cerimonia per la firma del "Codice di Autoregolamentazione Internet per i minori", il presidente di Federcomin, Alberto Tripi, ha detto "Le imprese di comunicazione, informatica e radiotelevisione hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa poiché rappresenta un ulteriore progresso verso la responsabilizzazione di tutti nell'uso e nella diffusione delle nuove tecnologie. In una società colta ed evoluta le imprese si misurano con il mercato senza perdere di vista il patrimonio di regole e di valori che tiene unita la società civile. Nell'economia del nostro tempo si parla sempre di più di etica e di sviluppo sostenibile. Il Codice firmato oggi, rappresenta un contributo concreto di civiltà". - Fonte - www.itportal.it Notizia pubblicata in data : 29 Novembre 2003 |