Videonoleggio addio
Uscire di casa per andare ad affittare un film? Non serve più: con le nuove tecnologie, i grandi successi del cinema arrivano direttamente a casa. E i DVD si autoditruggono in 48 ore. Cresce la voglia di "nesting", ossia la tendenza di starsene a casa, possibilmente davanti ad un maxitelevisore attrezzato con sistemi Home Theater avveniristici. Cresce la pigrizia, il desiderio di evitare il traffico, il freddo e lo stress. Persino il percorso da casa alla videoteca diventa un problema: uscire per andare a noleggiare un film richiede uno sforzo di volontà non indifferente. Per non parlare del dramma della restituzione: una volta visto il film, chi ha voglia di tornare al videonoleggio per restituirlo, entro le canoniche 48 ore? Negli Stati Uniti, patria delle tecnologie che migliorano la qulità della vita (almeno secondo gli esperti di marketing), le soluzioni sono già a portata di mano. Frutto delle indagini sui gusti e le esigenze dei consumatori, delle innovazioni sul fronte del digitale e della necessità di creare prodotti in grado di "fidelizzare" il cliente, sono arrivate due tecnologie destinate a diffondersi rapidamente a tutto il resto del pianeta, trainate dalle grandi majors hollywoodiane. IL DVD CHE SCADE L'idea è della Flexplay Technology, azienda che per prima ha intuito le potenzialità dei policarbonati e delle plastiche sviluppate nei laboratori della General Electrics: sostanze simili a quelle utlizzate per la fabbricazione dei normali DVD, ma con un caratteristica insolita: a contatto con l'aria tendono a degredare, a cambiare colorazione a causa di un processo di ossidazione rapida. Ideali per produrre dischi che si autodistruggono dopo un periodo di tempo determinato. Sul piano commerciale, la strategia è semplicissima: i nuovi supporti, chiamati 'ez-D', vengono venduti a prezzo contenuto (6 o 7 dollari, un costo analogo a quello del noleggio di un film da Blockbuster) nelle stazioni di servizio, nei supermercati e nelle edicole. Ciascun disco, al pari di un normale DVD, può ospitare un film in alta qualità, con audio multilingue e Dolby Digital, sottotitoli e contenuti speciali. Nel momento in cui l'acquirente aprirà la confezione sottovuoto e sigillata, avrà inizio il processo di ossidazione del disco: la superficie, inizialmente riflettente e argentata, comincia a diventare più scura ed opaca col passare delle ore, sino a diventare del tutto illegibile nell'arco di 48 ore. Giusto il tempo per vederlo una o due volte, e poi si butta. O meglio si ricicla: negli stessi luoghi in cui i dischi ez-D vengono venduti, saranno allestiti dei centri di raccolta per quelli "scaduti", che verranno sottoposti ad un trattamento chimico in grado di riportarli alla condizione originale, pronti per essere rimasterizzati con un nuovo film. IL FILM E' SERVITO Ci sono i titoli di maggiore richiamo, addirittura in anticipo rispetto alla programmazione delle pay tv, e i classici del passato. Per ogni film, ovviamente, bisogna pagare. Come per la pay per view, ma ci sono tempi di attesa per avviare la proiezione: il film comincia nel momento in cui volete che abbia inizio, e può essere fermato, mandato avanti o indietro e riprodotto nuovamente per 24 ore. Una sorta di Video On Demand, insomma, che non richiede però collegamenti via cavo o via fibra ottica. Per compare ciascun film, il costo è di 4 dollari per le prime visioni e 2 dollari e mezzo per i film meno recenti. Il catalogo dei film disponibili sul ricevitore MovieBeam si aggiorna continuamente: attraverso il segnale digiatel terrestre, l'apparecchio riceve e memorizza automaticamente dicei nuovi titoli alla settimana. Notizia pubblicata in data : 05 Gennaio 2004 |