C'è chi crede che nella mano sia scritto il destino di ognuno, ma c'è molto di più: il palmo può anche rivelare chi siamo e ben presto potrebbe diventare un modo veloce per essere riconosciuti... non da una zingara, ma da un distributore bancomat. ![]() La Banca di Tokyo ha appena annunziato che il prossimo autunno introdurrà nei suoi distributori automatici un sistema di identificazione a infrarossi in grado di riconoscere il cliente dalla mano. A ciascuno il suo. Dopo aver velocemente scannerizzato il palmo, senza bisogno di alcun contatto, la macchina farà una veloce mappatura delle vene della persona, che così identificata potrà procedere alle normali operazioni. Diversi da individuo a individuo i percorsi venosi come le impronte digitali, permettono un'autenticazione precisa che si basa sul sistema biometrico (la misurazione dei dati rilevati da alcuni organi). Il riconoscimento tramite impronte digitali è diffuso soprattutto per i computer e il sistema è in via di sperimentazione anche anche per i cellulari. Digitare digitale. Atrua Technologies, un'azienda che collabora con i grossi produttori di telefonini, ha appena sviluppato un telefonino dotato di un minuscolo touch-pad simile a quelli dei computer portatili, con cui muoversi tra i menu senza il rischio di slogarsi il pollice. La nuova tecnologia può essere utilizzata per riconoscere il “tocco del padrone”, attraverso l'analisi dell'impronta. Il futuro è nella mano. Le nuove tecnologie di identificazione hanno lo scopo di aumentare la sicurezza e diminuire i furti e le frodi soprattutto in banca, ma attenzione anche se ben presto potrebbe essere capace di “leggere la mano”, il vostro bancomat non sarà comunque in grado di prevedere il futuro del vostro conto in banca. -fonte- www.focus.it Notizia pubblicata in data : 01 Marzo 2004 |