Gli strumenti tecnologici costituiscono un tema di dialogo e conversazione che rinsalda i rapporti tra genitori e figli. A dirlo un’indagine condotta da Eurisko Il computer per mitigare lo scontro generazionale tra padri e figli. La tecnologia come strumento per favorire il dialogo in famiglia. E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Eurisko e commissionata da Intel sul valore che assumono gli strumenti tecnologie all’interno delle mura domestiche. Lo studio è stato condotto su genitori e figli con un’età compresa tra i 15 e i 17 anni, per un totale di 3,6 milioni di persone, e si è svolto da aprile a maggio. Due le fasi principali: un’analisi qualitativa che ha visto coinvolti alcuni gruppi, e una quantitativa condotta su 500 genitori di varia estrazione sociale e culturale. Il primo dato interessante evidenziato dall’indagine è che circa il 60% dei genitori intervistati vuole un utilizzo equilibrato e intensivo delle tecnologie anche in famiglia. Circa il 19% sono poi veri e propri appassionati e conoscitori delle tecnologie informatiche, il 41% sono propensi all’utilizzo delle tecnologie informatiche ma scarsi conoscitori, mentre il restante 40% ha ancora forti dubbi sulla vera utilità delle tecnologie informatiche. Tra gli entusiasti spiccano le persone con una più alta scolarità, soprattutto laureati e diplomati, al di là delle fasce di età. Nonostante la diffidenza permanga all’interno delle abitazioni, l’indagine Eurisko ha registrato un incoraggiante 46% di genitori che usa in pc anche in casa contro il 28% che lo utilizza solo in ufficio. Ed è proprio intorno all’uso del pc che in molte famiglie scatta la scintilla che alimenta un canale di comunicazione e condivisione relativo alle ricerche su Internet, all’attività ludica, all’utilizzo di programmi specifici per l’elaborazione delle foto o ai device per l’ascolto della musica. Tant’è che il computer è visto dai genitori come tecnologia “buona” che permette di essere sempre aggiornati, è un valido supporto per lo studio. Non a caso il 92% delle persone intervistate ne possiede almeno uno, il 16% due, mentre il 66% afferma di avere un collegamento a Internet. Considerando che il pc è visto come strumento di dialogo tra padri e figli, i ricercatori ritengono strategico promuovere una campagna che informi i genitori sul valore crescente del pc come strumento utile nella vita quotidiana. E questo attraverso corsi di alfabetizzazione informatica e iniziative didattiche. Fonte: www.smau.it Notizia pubblicata in data : 02 Luglio 2004 |