Tangenziale, ora di punta: un serpentone di auto procede tra brusche frenate e repentine accelerazioni, mettendo a dura prova riflessi e nervi anche dei migliori piloti urbani. ![]() Presto, però si potrà affrontare la strada in assoluto relax, delegando la guida, almeno in parte, ad un computer. Un gruppo di ingegneri tedeschi e americani ha infatti messo a punto l'ACC, o Adaptive Cruise Control (dispositivo adattivo di crociera), un dispositivo in grado di variare automaticamente la velocità della vettura in funzione delle condizioni del traffico. Schumacher digitale. Un radar misura costantemente la distanza dall'auto che ha davanti, ed invia le informazioni ad una centralina che agendo su cambio e freni ottimizza la velocità del mezzo, così da mantenere sempre la giusta distanza di sicurezza. Fin qui nulla di nuovo: sistemi simili erano già stati ipotizzati. Tuttavia l'ACC sembra funzionare e anche bene. Dal punto di vista dell'efficienza è imbattibile: mentre un uomo impiega alcuni secondi per reagire alla frenata dell'auto che lo precede, il computer agisce in tempo reale, evitando così incidenti dalle conseguenze spesso gravi. Quando è meglio non frenare. L'ACC si è inoltre dimostrato un valido ausilio nella prevenzione degli ingorghi stradali, poiché riesce a evitare quelle brusche frenate che, propagandosi all'indietro come un'onda, sono in molti casi all'origine di code, rallentamenti e tamponamenti. Secondo alcuni studi, sarebbe sufficiente dotare di sistema ACC il 20% delle auto per eliminare il rischio di rallentamenti dovuti alla scarsa attenzione umana. Il sistema adattivo ha però mostrato alcuni limiti, soprattutto nella gestione di situazioni stradali più complesse, come gli svincoli, dove ha addirittura contribuito al rallentamento del traffico. I ricercatori sostengono che per ovviare al problema sarebbe sufficiente ridurre le distanze di sicurezza in funzione dei bassi tempi di reazione del sistema. In Europa l'ACC è già disponibile sulle auto di fascia alta a un costo di circa 2000 euro. Fonte: www.focus.it Notizia pubblicata in data : 17 Luglio 2004 |