Come il futuro cambierà casa, scuola, automobile, viaggio, salute? Per rispondere a queste domande riprendono il 29 settembre gli incontri organizzati da Telecom Italia a VeneziaL’appuntamento con i “Mercoledì al Future Centre”, curati da Roberto Saracco e Salvatore Romagnolo, è in San Marco 4826, Campo San Salvador, a due passi dal Ponte di Rialto, alle 18.00. Qui, adiacente alla Chiesa di San Salvador, all'interno dell'ex convento, si trova il Future Centre. E qui, da mercoledì 29 settembre, riprende una serie di riflessioni sul rapporto tra la tecnologia e la nostra vita quotidiana, con l’obiettivo di esaminare i diversi aspetti della frontiera dell’innovazione. Si inizia il 29 settembre con l’incontro “Uomini e Robot”. La tecnologia informatica e la crescente capacità di comunicare stanno riproponendo il tema dei robot, e del loro rapporto con ciascuno di noi, in termini molto diversi rispetto agli anni ’50, quando il robot era visto in termini antropomorfici e sostitutivi, a volte competitivi, con l’uomo. Oggi, e soprattutto domani, i robot diventeranno parte integrante del panorama in moltissimi settori: l’industria, ovviamente, ma anche ospedali, scuole, e nelle nostre case. Andando un po’ più in la possiamo immaginarne una presenza anche nei nostri corpi, con funzioni di medicina preventiva. Il grande progresso è da ricercarsi non tanto nell’autonomia del robot (il mito degli anni ‘50) quanto nella sua capacità di integrazione in un ambiente complesso tramite una comunicazione pervasiva. Medicina, computer e telecomunicazioni: un mix vincente Il tema è stato scelto in quanto la prossima decade vedrà un cambiamento radicale nel modo in cui concepiamo diagnosi e cura, una salto paragonabile a quello portato dalla scoperta di batteri e virus. Questa volta la rivoluzione sarà portata da nanotecnologie, genetica e telecomunicazioni. In questo incontro si delineano le innovazioni e i servizi che le telecomunicazioni renderanno disponibili permettendo un nuovo modo di concepire la medicina e i medicinali. L’incontro è previsto per il 13 ottobre. Riconoscimento e sintesi vocale: un obiettivo sfuggente I progressi nel settore delle tecnologie vocali sono stati notevoli, basti pensare a quante macchine oggi parlano con noi, dai call center a piccoli elettrodomestici. Eppure HAL, il computer che in 2001 Odissea nello spazio parlava con l’astronauta, non c’è ancora. Facciamo allora il punto su queste tecnologie e soprattutto sulle loro applicazioni future. Se ne parlerà il 27 ottobre. Lo shopping del futuro L’evoluzione tecnologica è già percepibile in alcuni supermercati dove il carrello della spesa e gli scaffali interagiscono con il consumatore, la cassiera scompare per lasciare il posto a casse “fai da te”, l’acquisto di prodotti in rete sta rapidamente prendendo piede. Siamo, però, ancora ai primi passi in cui le novità costituiscono delle eccezioni al modo “normale” di fare la spesa. Nel futuro prossimo possiamo però già immaginare modi molto diversi e l’emergere di nuove abitudini. Uno dei grandi temi è la progressiva trasformazione da prodotti a servizi ed in questa le telecomunicazioni svolgono un ruolo fondamentale. Come possiamo immaginare il supermercato del futuro, o un concessionario auto, un negozio Benetton? Con questo tema l’appuntamento è per il 10 novembre. Nanotecnologie, bio-elettronica, buon senso, complessità Il futuro prossimo inizia a prendere forma portando a grosse novità grazie a tre settori tecnologici che stanno facendo enormi progressi in questi anni. Le nanotecnologie permettono di realizzare sistemi che non solo possono operare in spazi piccolissimi, fornire prestazioni inimmaginabili per un artefatto (ma normali per un essere vivente): consumano anche pochissima energia e ,cosa sorprendente, si fabbricano da sole. Le bio-tecnologie creano un ponte diretto tra noi e l’ambiente circostante aumentando le possibilità di interazione e di intervento con applicazioni in moltissimi settori, da quello ovvio della medicina al miglioramento della guida di un veicolo, al miglioramento della capacità di imparare. Il buon senso diventa una scienza dopo avere riconosciuto che l’intelligenza artificiale di cui si cercava di dotare i computer ha raggiunto un binario morto. Sviluppi in questo settore permettono di semplificare enormemente le interazioni che abbiamo con le macchine rendendole molto più utili e intelligenti. Le cose semplici se osservate attentamente si rivelano complesse. La comprensione di come sfruttare la complessità rendendola semplice apre nuovi orizzonti dalla comprensione della economia alle reti di telecomunicazioni. Il futuro sarà semplice nella misura in cui saremo capaci di sfruttare la complessità. Per gl’interessati l’appuntamento è per il 24 novembre. Fonte: www.smau.it Notizia pubblicata in data : 05 Ottobre 2004 |