Iniziano a circolare le nuove carte d’identità elettroniche, simili ad un bancomat e dotate di microchip contenente tutti i dati dell’intestatario.![]() In base alle dichiarazioni fatte dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica, Luigi Stanca, dovrebbe essere impossibile falsificare questo documento (il condizionale è d’obbligo), in quanto i dati non sono solo riprodotti sul davanti della carta, ma sono anche leggibili attraverso una banda ottica e sono riportati digitalmente nel microchip posto sul retro, diversamente, quindi, da quanto avviene sulle già diffuse patenti di nuovo tipo. In particolar modo, il microchip potrà essere utilizzato dai comuni per offrire servizi di vario tipo ai cittadini, installandoli direttamente su di esso e permettendone l’utilizzo attraverso un codice di identificazione (PIN). La carta assolve, perciò, diverse funzioni oltre a quella identificativa, diventando carta servizi, carta sanitaria, certificato elettorale e potendo essere utilizzata anche come firma digitale. Al momento si è dato l’avvio soltanto alla seconda fase di diffusione, in cui si è provveduto a consegnare in 53 comuni due milioni di carte elettroniche, ma la diffusione del nuovo documento tra tutti i cittadini si prevede che avverrà entro cinque anni. Non resta che sperare che le previsioni siano rispettate, anche perché tra i servizi più utili che saranno introdotti si prevede la possibilità di effettuare on-line pagamenti tra privati e Pubblica Amministrazione (tasse, multe, tributi, riscossione pensioni…), evitando quindi lunghe file agli sportelli, e il disbrigo di pratiche come l’interrogazione delle cartelle di tributi, INAIL, INPS, FISCO, Catasto o la consultazione dei dati universitari. Notizia pubblicata in data : 20 Novembre 2002 |