Il decreto antipirateria


Il governo sembrerebbe pronto a intervenire con un decreto antipirateria on line, ma è quasi impossibile che Napolitano possa ratificarlo.


Il governo Berlusconi sembrerebbe pronto a intervenire per decreto sul terreno della lotta alla pirateria on line, superando la legge Urbani e introducendo la possibilità di sospendere l'accesso a Internet all'utente che scarica o condivide illegalmente, obbligando i gestori telefonici e gli Isp a collaborare con la polizia postale. Il problema è che un eventuale decreto in materia sarebbe palesemente privo di quei requisiti di urgenza e necessità che giustificano l'uso dello strumento del decreto in alternativa al disegno di legge, che deve passare attraverso l'iter delle commissioni parlamentari e dell'aula dei due rami del Parlamento. E' difficile ritenere che sulla materia non ci sia già da tempo aperto un dibattito, non esistano già delle leggi e non ci sia un pericolo o un'emergenza tali da giustificare lo scavalcamento del Parlamento. Ma soprattutto, quando si va a toccare la sfera delicatissima delle garanzie costituzionali alla libertà di comunicazione, di espressione e di informazione, la strada maestra è quella del Parlamento. E' molto improbabile che il Capo dello Stato, dopo che ha richiamato più volte (anche pubblicamente) il governo a non abusare dell'uso dei decreti legge, possa autorizzare un decreto su questa materia. Fonte: ZeusNews.itNotizia pubblicata in data :


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