Ransomware: che prevenzione posso fare?
Aiuto, un virus ha preso in ostaggio i miei dati e vuole soldi per ridarmeli.
La miglior forma di prevenzione è fare il più spesso possibile una copia di scorta di tutti i dati essenziali e tenerla fisicamente isolata da Internet e dalla rete locale quando non è in uso. Evitate le soluzioni di backup permanentemente connesse alla rete locale: verrebbero infettate e rese inservibili. Tenere aggiornato il computer è fondamentale. La maggior parte dei ransomware si insedia sfruttando difetti delle versioni non aggiornate di Flash, di Java, del browser o di Windows. Se possibile, comunque, Flash va rimosso o disabilitato, perché si è rivelato un colabrodo nonostante i continui aggiornamenti correttivi.
Usare un antivirus aggiornato è meglio di niente ma non garantisce l’invulnerabilità: l’antivirus bloccherà i ransomware meno recenti ma non riconoscerà quelli appena usciti. Adottare un firewall efficace è molto utile, specialmente se consente di filtrare i tipi di file in arrivo, bloccando per esempio i file ZIP o PDF o JAR. Usare Mac OS o Linux invece di Windows riduce il rischio, perché la maggior parte dei ransomware è scritta per Windows, ma non vuol dire che un utente Apple o Linux possa considerarsi immune: sono in circolazione ransomware scritti in Java, che funzionano su tutti i sistemi operativi che supportano Java.
È importante diffidare degli allegati ai messaggi. Anche se il mittente è qualcuno che conosciamo, se l'allegato è inatteso o se il testo del messaggio non è nello stile solito del mittente è meglio non aprire gli allegati, neanche se si tratta di documenti PDF o di file ZIP. Spesso i ransomware scavalcano le difese rubando le rubriche di indirizzi di mail, per cui le vittime ricevono mail infette provenienti da indirizzi di utenti che conoscono e di cui si fidano. Prima di aprire qualunque allegato, di qualunque provenienza, è meglio fermarsi a pensare: c'è qualcosa di sospetto? Mi aspettavo questo allegato? Posso chiamare il mittente al telefono e chiedergli se mi ha davvero mandato un allegato? Visitare solo siti sicuri e attinenti al lavoro è una buona cautela, ma non significa che ci si possa fidare ciecamente. Evitare i siti discutibili, per esempio quelli pornografici o che ospitano app piratate o film e telefilm, riduce molto il rischio ed è saggio anche a prescindere dal ransomware, ma molti siti rispettabilissimi possono ospitare e disseminare questo tipo di attacco. In questi giorni, per esempio, è stato segnalato un numero molto elevato di siti normali, basati su Wordpress, che ospitano inconsapevolmente delle varianti di ransomware.
Fonte:zeusnews.it
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