Con Microsoft adesso è possibile creare il proprio assistente virtuale
Le soluzioni Open Source su cui la Microsoft sta puntando offrono grandi promesse...ma quanta fiducia riscontrano nel mondo l’High Tech? Windows offre oggi la possibilità di creare il proprio assistente virtuale personalizzato grazie all'Open Source che offre un modello di partenza già impostato, ma da perfezionare. La possibilità di usufruire di un Virtual Assistant è destinata soprattutto agli sviluppatori di software delle aziende che possono personalizzarne le "abilità" messe loro a disposizione con più linguaggi e codici di programmazione. Il bot framework SDK messo a disposizione è l'"ingrediente fondamentale" della ricetta di un bot: con esso è possibile sviluppare dei bot che conversano con gli utenti, pratiche soluzioni da integrare nel sito web in modo da dare immediatamente risposte ai visitatori dei siti. Inutile dire quanto sia conveniente questa soluzione informatica per le aziende che possono così sfruttare agevolmente l’Intelligenza artificiale, e le abilità di conversazione che offre, a costo minimo. Il Virtual Assistant non è la prima soluzione Opensource che Microsoft adotta da quando è diventata padrona di GitHub. Da quando ha acquistato GitHub, la famosissima piattaforma per sviluppatori, che contiene numerosissimi progetti realizzati con i più svariati linguaggi di programmazione, la Microsoft ha cercato di far cambiare idea ai programmatori cercando di annullare la brutta fama già creatasi nel settore. Inutile dire quanto si sia arrabbiato il mondo degli sviluppatori Open Source quando l’azienda di Bill Gates ha acquistato la comunità del codice libero. C’è da dire però che le soluzioni in cloud di Microsoft sembrano aver risollevato economicamente l’azienda, scatenando allo stesso tempo una sentita competizione per i servizi per le aziende con IBM, che ha invece adottato la stessa strategia acquistando la società americana Red Hat che sviluppa in Linux. Per la Microsoft i servizi commerciali in cloud arrivano ad essere il 34% dei ricavi, e il 33% dei servizi in cloud.
Fonti:
www.zeusnews.it//n.php?c=26842
www.wired.it/gadget/computer/2018/06/25/microsoft-github-open-source/
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